Piatti d’autore al Ristorante Donna Lucia nella Marca Trevigiana, lo chef Cristian Mometti ha inaugurato questo nuovo resort-ristorante e Spa investendoci tutta la sua personalità ed eleganza di cucina.
Piatti d’autore ristorande resort donna Lucia
Siamo a Ponzano Veneto in una villa che data presumibilmente dagli anni 1700, era la residenza dell’amministratore delle proprietà agricole di un ricco nobile del luogo, la villa consta di un corpo centrale ornato da finestre che si affacciano sulla corte interna, al piano terra l’entrata porta a sale che mostrano ancora resti di pareti e soffitti affrescati e pavimenti in pietra lavorata. Perpendicolare al corpo centrale, la costruzione con stalla e laboratori oggi accoglie il ristorante.
La storia professionale dello chef inizia con la frequentazione dell’Alberghiera di Treviso, dopo il diploma collabora con la catena di hotelerie Boscolo a Roma e Budapest; collabora poi con la Terrazza Bar & Restaurant dell’Albergo al Sole di Asolo dove può sviluppare la sua filosofia di cucina. Come membro del “Team Veneto Chef” ottiene riconoscimenti nazionali ed internazionali. Partecipa a varie manifestazioni tra le quali il Carnevale di Venezia 2010 con “Sensation”, frutto del suo cavallo di battaglia, cioè la tecnica della “vasocottura”. Apre “Eat’s-Bistrò e Food Store” a Conegliano dove sperimenta un locale polifunzionale di alta gastronomia. Pubblica il libro “Vasocottura”, frutto delle sue ricerche sulla cottura in vaso.
Piatti d’autore ristorande resort donna Lucia ©E.Prandini
L’ultima scommessa dello chef Mometti è il Restaurant & Resort Donna Lucia, un luogo del cuore nella campagna della Marca trevigiana, la tranquillità e il silenzio raccolto nella classica architettura veneziana delle residenze di campagna e la modernità delle aggiunte che comprendono un dehor vetrato al centro della corte, la piscina con struttura aperta-chiusa e un anfiteatro in pietra che scende verso la Spa Wellness, con palestra, sale convegni e bar-ristorante bio.
L’arredamento del ristorante, ricavato all’interno della villa, colpisce per la sua particolarità. Si parte dalla prima sala in cui si trovano alcuni tavoli, soffitto con travi a vista, quadri alle pareti, caminetto, angolo con scaffali per mostra dei prodotti, un lampadario, opera unica, realizzato con pezzi di motore e vetro. Nella seconda sala spicca il lampadario realizzato con una struttura in legno che permette di indirizzare la luce in punti sempre diversi, consentendo così di spostare a piacere i tavoli dei commensali; in questa sala un angolo bar, dove preparare anche il caffè e l’accesso alla cucina. Una terza sala, tra le due appena descritte, è ancora più sorprendente: i tavoli trovano posto tra una struttura che incuriosisce, alla parete di fondo, sovrastata da due finestrelle con telaio in legno, si trovano ai lati due lavabi tondeggianti in pietra rossastra mentre al centro un lungo lavabo, sempre della stessa pietra; due paraste e, dalla parte opposta, due colonne con capitello decorato trattengono le vele che dividono gli spazi. Il tavolo centrale è un opera in legno che riproduce un cavallo, poiché questa era in origine la stalla dei cavalli del proprietario! Numerosi altri elementi d’arredo, tutti particolari, arricchiscono gli ambienti riservati agli ospiti, l’artigiano-artista che li ha realizzati merita sicuramente un plauso.
Piatti d’autore ristorande resort donna Lucia
Accolti e accompagnati al tavolo nella sala “dei cavalli” dal maitre Fabrizio Trevisan, scorriamo il menù per scegliere i piatti che più rappresentano la cucina dello chef. Avendo degustato in un’occasione precedente le specialità della vasocottura, scegliamo altre preparazioni. Nella lista troviamo, tra gli ingredienti, un Blu ’61 che ci incuriosisce e scopriamo che si tratta di un formaggio erborinato di un affinatore dei dintorni, il maitre ce lo propone come assaggio e infatti ci viene portato in tavola il Blu ’61 con un altro erborinato di capra: entrambi affinati in maniera eccelsa, superano benissimo l’eresia di degustarli al posto degli antipasti! Passiamo al primo piatto che condisce la calamarata di Benedetto Cavalieri con broccoli, salsa di acciughe e gocce di colatura, peperoncino e una favolosa crudité di seppia. Come secondi piatti spaziamo tra carne e pesce; quindi gamberi rossi di Sicilia in tempura con tzaziki di soia e mostarda di mandarino nel suo tubetto bianco. La tartare di fassona “Faccia” tagliata in punta di coltello, condita con senape in grani e accompagnata dal sale nero delle Hawaii, quello di Cipro, quindi gocce di salse di capperi, acciughe, olive, cipolla di Tropea, cetriolini e riduzione di aceto bianco allo zafferano.
Piatti d’autore – calamarata Benedetto Cavalieri
La cena procede nella calda accoglienza della sala, il maitre Fabrizio è puntuale e cordiale, ottimi i tempi del servizio a cui concorre anche una graziosa e professionale cameriera. La lista dei dessert non ci lascia scampo, non si può fuggire di fronte alla “passeggiata di cioccolato” e quindi l’affrontiamo come atleti in piena forma: Mousse di cioccolato bianco 35% e frutti di bosco; Cremoso di cioccolato al latte 38% e fichi; Creme brúlée al fondente 55% e zenzero; Semifreddo al guajana 70% e mandarino; Cioccolata calda 72%, peperoncino e panna montata. “Una passeggiata di cioccolato” che sfila con decorazioni colorate sul piatto scuro… sicuramente alla prossima visita lo ordiamo appena ci sediamo in tavola!
La cantina ci ha servito calici di un ottimo prosecco di Valdobiadene il Fasol Menin Brut, il Moscato Giallo secco Cembranidoc di Alfio Nicolodi e il Raboso Passito di Giorgio Cecchetto. Per il caffè abbiamo scelto una selezione Monoarabica Etiopia.
Alla fine della serata fa il suo ingresso in sala anche lo chef con il quale passiamo qualche minuto per parlare degli ottimi piatti degustati, della qualità degli ingredienti e dell’atmosfera rilassante dell’ambiente. Siamo incerti se uscire e sederci nella corte per godere il tepore delle prime serate di primavera, oppure salire nella camera al secondo piano da dove si ammira il cielo che sta riempiendosi di stelle. Dopo una giornata trascorsa visitando la bella Treviso, tra canali e monumenti, camminando sotto i portici, siamo pronti a godere l’ovattata comodità della stanza del resort e domani abbiamo in programma di trascorrere la gran parte della giornata a Venezia per poi ritornare al Donna Lucia per rilassarci tra saune e massaggi! U.B. http://www.donnalucia.com/il-ristorante/
Siedi qui. Mangia.
….le fotografie, le note disperate,
sbuccia via dallo specchio la tua immagine.
Siediti. È festa: la tua vita è in tavola. (D. Walcott)
Piatti d’autore ristorande resort donna Lucia
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